Che il coronavirus non sia solamente una questione sanitaria lo dimostrano alcune sconcertanti notizie in arrivo dall’Africa, in qualche modo il prodotto anche delle fake news che stanno avvelenando il dibattito pubblico sul tema.
Partiamo dal Kenya. Come riportato dal quotidiano The Nation, è stato barbaramente ucciso un uomo sospettato di essere positivo al coronavirus. Il crimine è stato compiuto nel villaggio di Kibundani, situato nella contea di Kwale, da un gruppo di assalitori di giovane età.
Altrettanto grave quanto sta accadendo in Etiopia. L’ambasciata americana ha fatto sapere che alcuni cittadini stranieri sono stati attaccati in diverse città del Paese con l’accusa di essere portatori del Covid-19. Come riporta l’agenzia Agi, l’ambasciata statunitense ha rivelato sul proprio sito che continua «a ricevere relazioni sull’aumento di sentimenti di odio nei confronti degli stranieri» a partire da quando è stato registrato il primo caso di contagio nel Paese. «Le relazioni riferiscono che gli stranieri sono stati attaccati con pietre, è stato negato loro l’accesso ai trasporti, gli è stato sputato addosso, sono stati rincorsi e accusati di essere infettati dal Covid-19». Attacchi non dissimili sono stati denunciati da cittadini italiani residenti in Camerun.
(Agi)