Più test per verificare il reale contagio di coronavirus in Africa. Li ha promessi l’Africa Center for Disease Control and Prevention (Africa Cdc) che ha annunciato che effettuerà un milione di kit per colmare «il grande divario» nelle analisi rispetto agli altri continenti.
Il direttore dell’organizzazione John Nkengasong ha affermato che i tassi di contagio nel continente sono ancora bassi, ma è necessario sottoporre più gente possibile ai test per verificare il reale livello di diffusione del virus. Attualmente le nazioni più popolose del continente hanno effettuato pochissime analisi: la Nigeria, con oltre 200 milioni di cittadini, ha effettuato solo 6.000 test, mentre l’Etiopia con oltre 100 milioni di persone ha testato solo 5.000 persone.
«Nei prossimi tre o sei mesi, probabilmente avremo bisogno di 15 milioni di test. Ma andiamo con calma: un viaggio di 1.000 miglia inizia sempre con il primo miglio», ha detto.
Finora in Africa sono stati confermati più di 17.700 casi di infezione in 52 paesi, 915 persone sono morte e oltre 3.500 persone si sono riprese dalla malattia. Amnesty International ha lanciato anche l’allarme fame: milioni di persone che vivono in isolamento non possono procurarsi il cibo necessario per sé e per i propri cari. Il direttore dell’organizzazione per l’Africa orientale e meridionale, Deprose Muchena, ha affermato che la maggioranza degli africani, vivendo alla giornata, non hai mezzi finanziari per accumulare cibo. Senza aiuti la quarantena potrebbe diventare una questione di vita o di morte.