Il Primo Ministro etiope Abiy Ahmed ha messo in guardia l’opposizione che, a detta sua, vuole approfittare del rinvio, causa epidemia di coronavirus, delle elezioni di fine agosto per impadronirsi del potere con mezzi anticostituzionali. «Chi spinge per manovre di questo tipo al fine di salire al potere sarà punito dalla legge», si legge sul profilo Facebook del Premier etiope. Abiy spera di poter ottenere un mandato chiaro del popolo per proseguire il percorso di riforme economiche e politiche iniziato da quando è Primo Ministro. La commissione elettorale, in ogni modo, ha spostato a “data da destinarsi” le elezioni.
Anche se il Fronte Popolare di Liberazione del Tigrè (Tplf), dominante nella coalizione al potere ma marginalizzato da Abiy Ahmed, ha annunciato l’intenzione di organizzare elezioni nella regione del Tigrè a fine agosto, non dovrebbero esserci tornate elettorali prima della fine del mandato, in ottobre, dei deputati: una situazione che potrebbe innescare una crisi politica nel Paese. La Costituzione, inoltre, non offre alcuna soluzione per il caso specifico e i deputati hanno investito la Camera Alta del Parlamento affinché arrivi a una “interpretazione della Costituzione”, così da poter uscire da questo vicolo cieco.
Uno dei leader dell’opposizione in Etiopia, Jawar Mohammed, ha dichiarato a France Press che le parole del Premier sono vere e proprie «minacce per ridurre al silenzio, per intimidire l’opposizione. Nessuno ha detto che noi vogliamo prendere il potere in maniera anticostituzionale. In realtà, è lui e il suo partito che lo stanno facendo». Molti analisti politici del Paese sostengono che il clima politico attuale crei il contesto per rimettere in causa la legittimità del Governo e che tutto questo possa portare a una maggiore instabilità. “É cruciale”, secondo gli analisti, “che il Governo di Abiy continui a discutere con l’opposizione sull’organizzazione delle elezioni generali”.