Si chiama Ndlovu Youth Choir ed è una compagine sudafricana che, nei suoi oltre dieci anni di vita, ha raggiunto un’elevata popolarità. Di fronte all’emergenza che sta vivendo il Paese e l’intero pianeta e colpiti dalla fioritura di pericolose fake news, i ragazzi del coro hanno deciso di dire o, meglio, cantare la propria in un video che in pochi giorni ha già avuto oltre 60mila visualizzazioni.
A essersi mossi in questa direzione anche altri (non necessariamente artisti di professione), consapevoli però di come la musica possa essere, a certe condizioni, un vettore formidabile di “sana” informazione. Guardate per esempio cosa ha escogitato Percy Akkueteh, medico ghanese di stanza in Cina, combinando rap e prevenzione.
Nella canzone, uscita a febbraio, Akuetteh esorta il mondo a non arrendersi, ma a continuare a combattere fino a quando la malattia non sarà debellata. Spiega inoltre i sintomi e gli effetti del virus: «Ho sentito parlare di questo nuovo coronavirus che si diffonde alla velocità della luce. Respirare questo virus ti darà polmonite gratuitamente, forse nessun sintomo ovvio per 14 giorni. Il prossimo passo è l’alta temperatura corporea, starnuti, mal di gola, difficoltà nella respirazione».
Chiudiamo questa veloce rassegna con la cantautrice nigeriana Asa, che ha condiviso un video divertente sulla sua pagina Instagram, cantando e incoraggiando le persone a starnutire nei gomiti e lavarsi le mani.