Al ritmo attuale della vaccinazione contro il covid, l’Africa raggiungerà l’obiettivo globale del 70% delle persone che hanno completato il ciclo vaccinale entro aprile 2025. Attualmente, a livello globale, la copertura è del 64%. In Africa del 24%. La copertura vaccinale contro il covid è stagnante in metà dei Paesi africani, con il numero mensile di dosi somministrate che è diminuito di oltre il 50% tra luglio e settembre.
Secondo un comunicato dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) delle Nazioni Unite, la percentuale di persone che hanno ricevuto una serie completa di vaccinazioni primarie (una dose per il vaccino Johnson e Johnson e due dosi per gli altri vaccini) è cambiata di poco in 27 dei 54 Paesi africani nel corso degli ultimi due mesi.
Sebbene l’Africa sia lontana dal raggiungere l’obiettivo globale di fine anno di proteggere il 70% della popolazione, sono stati compiuti modesti progressi nella vaccinazione dei gruppi di popolazione ad alto rischio, compresi gli anziani. Restano tuttavia ferme al palo le campagne vaccinali di massa mentre nei Paesi europei si moltiplicano le operazioni di distruzione delle dosi di vaccino scadute.
“La fine della pandemia è in vista, ma finché l’Africa sarà molto indietro rispetto al resto del mondo nella generalizzazione della protezione ci sarà un divario pericoloso che il virus può sfruttare per tornare forte”, ha dichiarato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa. Nel continente ci sono segnali di miglioramento, con 22 milioni di dosi somministrate al 16 ottobre 2022, che rappresentano il 95% del totale somministrato a settembre. Il continente africano ha ricevuto 936 milioni di dosi di vaccino, il 60% delle quali proveniva dal meccanismo delle Nazioni Unite, Covax.
Inoltre, la Liberia si è ora unita a Mauritius e alle Seychelles come uno dei tre Paesi a superare il 70% delle persone con copertura vaccinale completa. Anche il Ruanda sta per varcare questa soglia. Secondo l’Oms, nessun paese è attualmente in ripresa o in stato di allerta e i decessi rimangono bassi nella regione, con un tasso di mortalità del 2,1%.