Il presidente del Togo, Faure Gnassingbe, si appresta a diventare nuovo mediatore di pace dell’Unione Africana (Ua) tra la Repubblica Democratica del Congo, il Ruanda e i ribelli M23. La sua nomina, approvata dai membri dell’Ufficio dell’Assemblea, sostituisce quella del presidente angolano, Joao Lourenço, che il mese scorso ha annunciato di ritirarsi, ufficialmente per dedicarsi al suo nuovo ruolo di presidente di turno dell’Ua.
Gnassingbe lavorerà con un gruppo di cinque facilitatori recentemente nominati dai capi di Stato della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe e dai blocchi della Comunità dell’Africa orientale, gli ex presidenti Uhuru Kenyatta del Kenya, Olusegun Obasanjo della Nigeria, Kgalema Motlanthe del Sudafrica, Sahle-Work Zewde dell’Etiopia e Catherine Samba-Panza della Repubblica Centrafricana.
Le consultazioni preliminari con Gnassingbe hanno prodotto una risposta positiva, subordinata al consenso formale dell’Assemblea dei capi di Stato e di Governo, ha detto Lourenco all’Ufficio dell’Assemblea dell’Unione Africana durante un incontro virtuale in Angola.
La scorsa settimana, il gruppo ribelle M23, che è al centro del conflitto nel Congo orientale, ha annunciato di aver implementato la sua decisione di ritirare le sue forze dalla città mineraria strategica di Walikale e dalle aree circostanti nella provincia del Nord Kivu, per supportare iniziative di pace volte a promuovere condizioni favorevoli al dialogo politico. Alcune fonti hanno anche riferito di colloqui dell’M23 con la parte congolese a Doha.