Il nome “vero” è Cheikh Mbacke Thiam, ma tutti lo conoscono come Cheikh “Daall”, parola che in wolof vuol dire “scarpa”. Cheikh è un imprenditore e innovatore senegalese. Appassionato di moda e stile sin da ragazzino, è stato introdotto alla produzione di scarpe da un fratello. All’inizio il lavoro non gli piaceva affatto, però vedere che le persone si fermavano a osservarlo e, in molti casi, apprezzando le sue creazioni (spesso era lui stesso a indossarle) gli ha pian piano fatto cambiare umore. «Un giorno, un uomo mi ha fermato per strada, mi ha chiesto il prezzo delle mie scarpe e ha voluto a tutti i costi comperarle. Mi ha chiesto di sfilarmele e dargliele. L’episodio mi ha fatto capire che quel che facevo aveva un valore, era prezioso».
Le sue scarpe sono costruite a partire dal tessuto. Cheickh può trasformare qualsiasi stoffa gli capiti a tiro in scarpe e accessori. «Sono un africano orgoglioso di esserlo e mi piace che le calzature che progetto portino con sé segni evidenti e tangibili di questa identità – spiega –. Il mio sogno è crescere in grande ed essere competitivo nel mercato globale delle scarpe». Certo non è facile. Per crescere, avrebbe bisogno del supporto di investitori privati e anche del sostegno delle istituzioni governative. La produzione su larga scala non è una cosa che si possa improvvisare. L’Africa però ha un potere d’acquisto di trilioni di dollari. Il mercato africano ha un potenziale enorme e talvolta sottovalutato. Far crescere le imprese locali si tradurrebbe in un vantaggio in termini di pil e anche di occupazione. In attesa che qualcosa di buono si muova per Cheickh, invitiamo i nostri lettori a dare un’occhiata alla sua pagina Facebook: www.facebook.com/cheikhdaall
(Stefania Ragusa)