Laurearsi in finanza alla Bocconi e, anziché finire in una banca d’investimento o in una multinazionale, avviare una start up sulle isole Ssese, arcipelago nel Lago Vittoria. Non sembra vera la storia di Federico Tonelli, 27 anni, originario di Riva del Garda. Quattro anni fa, prima di laurearsi, arriva in Uganda per un tirocinio con l’ambasciata italiana. Sei mesi in cui ha modo di conoscere sia il mondo della cooperazione sia quello dell’imprenditoria. Sceglie di restare.
Dapprima collabora come manager per un’azienda italo-ugandese, poi diventa imprenditore e, partendo da un’iniziativa di AVSI e grazie al contributo di Fondazione Cariplo, lancia iFishFarm, un allevamento tecnologico di tilapia, il pesce più diffuso in Africa orientale. La sua start up ha sede a Bugala Island, sul Lago Vittoria. Un luogo con una natura splendida, ma dove l’assenza di opportunità lavorative e di servizi spinge i giovani a spostarsi negli slum della capitale Kampala. L’arrivo di Federico e altri due soci ha creato nuove opportunità. Il pesce è venduto a trader ruandesi che, grazie a una catena del freddo completa, lo rivendono a Kigali. iFishFarm garantisce un prodotto di qualità superiore grazie all’utilizzo del software sviluppato da Metajua, un’altra start up ugandese che permette di usare i big data in campo agricolo. Per esempio correlando il consumo del mangime con la crescita dei pesci e quindi le tempistiche di raccolta più appropriate.
«Dopo circa un anno e mezzo, siamo alla viglia di un investimento importante che ci consentirà di espanderci come mai avevamo creduto possibile. La strada da percorrere è tanta. Ma dagli attuali 8 dipendenti, arriveremo a 200 nei prossimi quattro anni». Un consiglio a un giovane italiano che voglia imitarlo? «Vieni qua, trova i contatti giusti per conoscere il mercato in profondità. Agrofood e tech sono le parole d’ordine, e qui hai veramente la possibilità di rendere i tuoi sogni realtà!».
Facebook: IFishFarm
(Martino Ghielmi – vadoinafrica.com)
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