L’Istituto Mohammed VI di Rabat (Marocco) sta diventando sempre più un punto di riferimento a livello internazionale nella formazione di imam. I suoi corsi sono considerati così prestigiosi che l’istituzione riceve richieste di iscrizione sempre più numerose da parte non solo di studenti marocchini, ma anche di persone che provengono da Paesi molto lontani. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Nova, il direttore del centro, Abdel Salam al Azaar, ha annunciato di «aver ricevuto richieste di iscrizione da parte di diversi Paesi tra cui Cecenia, Senegal e Belgio. Recentemente, anche una delegazione finlandese ha visitato di recente Rabat chiedendo di poter iscrivere alcuni ragazzi».
Inaugurato nel mese di marzo 2015, l’Istituto Mohammed VI offre una formazione religiosa a marocchini e a stranieri, provenienti soprattutto dall’Africa subsahariana. L’istituzione, voluta dal sovrano marocchino, vuole contrastare le derive jihadiste attraverso una migliore comprensione della pratica dell’Islam e una lettura moderata dei testi islamici.
In questo riprendendo la tradizione di un islam marocchino pacifico e dialogante. In Marocco, come in alcuni Paesi dell’Africa subsahariana, i musulmani professano il culto dei marabutti e dei santi (Sidi), le cui tombe sono oggetto di pellegrinaggi. Rispetto alla vicina Algeria, in Marocco sono molto meno numerosi e diffusi i fenomeni del terrorismo. Anche lo Stato, sebbene il re sia considerato discendente del Profeta e «Comandante dei credenti», ha istituzioni laiche. Nel 2004, il Parlamento ha approvato un codice di diritto di famiglia (Mudawana), che tutela le donne molto di più di quando avvenga in altri paesi a maggioranza musulmana. Anche l’uso degli alcolici, sebbene vietato dalla legge coranica, non è punito dalla legge marocchina. Inoltre, è molto seguito il calendario occidentale per cui, nelle città più importanti e/o più turistiche, molto spesso è la domenica, e non il venerdì, il giorno di riposo.
In Marocco, poi, la maggioranza islamica convive circa 80mila cattolici e 8.000 ebrei. La comunità ebraica marocchina è la più numerosa del mondo arabo e, prima della fondazione dello Stato di Israele, contava più di 300mila ebrei sefarditi.