Debito dei paesi africani, un terzo del totale è con la Cina

di claudia

I debiti dei paesi africani con la Cina sono un terzo di quello che devono ai finanziatori privati ​​non cinesi, mentre i tassi di interesse sono poco più della metà: lo rivela un’analisi dei dati della Banca mondiale pubblicata ieri da Debt justice e ripresa dall’agenzia Reuters.

Nel 2020 infatti gli istituti di credito pubblici e privati ​​cinesi rappresentavano il 12% dei 696 miliardi di dollari di debito estero del continente africano, mentre il 35% era dovuto ad altri creditori privati. I prestiti della Cina alle economie emergenti sono diventati più importanti poiché alcuni paesi hanno avuto problemi di debito e i funzionari occidentali hanno chiesto alla Cina di accelerare le ristrutturazioni. Ma anche obbligazionisti e commercianti di petrolio sono stati oggetto di critiche.

“La Cina ha preso parte al programma di sospensione del debito del G20 durante la pandemia, i finanziatori privati ​​no”, ha spiegato Debt justice, ente di beneficenza britannico che si batte contro la “povertà causata da debiti ingiusti”: “Non ci può essere una soluzione efficace del debito senza il coinvolgimento di istituti di credito privati”.

Il tasso di interesse medio sui pagamenti del debito dovuto alla Cina nel 2021 era del 2,7%, rispetto al 5% del debito privato non cinese e sono state evidenziate grandi differenze tra i 24 paesi africani che spendono oltre il 15% delle entrate del governo al servizio del debito.

Sei paesi, Angola, Camerun, Repubblica del Congo, Gibuti, Etiopia e Zambia, hanno inviato oltre un terzo dei pagamenti del debito a prestatori cinesi nel 2021, mentre gli altri creditori privati ​​hanno rappresentato oltre il 33% dei pagamenti di 12 paesi.

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