Il presidente ivoriano Alassane Ouattara si è espresso contro gli eurodeputati che vorrebbero approvare una legge per contrastare quei prodotti sospettati di essere responsabili di fenomeni di deforestazione, come il cacao. Lo ha fatto nel corso di un’intervista a Rfi e France24, in occasione della sua visita a Parigi e Bruxelles di questi giorni per partecipare al vertice Ue-Ua.
Se venisse approvata la legge, tali prodotti non potrebbero più avere accesso al mercato europeo e questo preoccupa molto la Costa d’Avorio, che è tra i principali produttori di cacao al mondo. Tuttavia nel mirino del Parlamento europeo c’è proprio la Costa d’Avorio, dove secondo diversi rapporti le piantagioni di cacao continuerebbero ad estendersi a danno della foresta tropicale. Oltre al cacao, anche le esportazioni di caffè e legname sono considerate le principali cause della deforestazione in Costa d’Avorio.
“Se gli europei non vogliono comprare il nostro cacao, ce ne sono altri che lo faranno. Se gli americani non vogliono comprare il nostro cacao, ci sono altri che potranno comprarlo. Dobbiamo lavorare insieme per rendere sostenibile il cacao” ha detto Ouattara, stigmatizzando i “moralizzatori” europei, chiedendo di smetterla di dare “lezioni” all’Africa.
Ouattara ha infatti allargato il discorso ai cambiamenti climatici, allo sviluppo sostenibile e all’inquinamento: “Siamo d’accordo che la questione dell’ambiente è centrale ma quanto rappresenta l’Africa in termini di inquinamento? Il 4%. Chi sono coloro i quali producono il restante 96%? Gli occidentali. E come si sono sviluppati loro?”.
Ouattara ha detto che la Costa d’Avorio e l’Africa sono pronti a mantenere i propri impegni in materia di emissioni e sviluppo sostenibile ma che per fare tutto questo “ci deve essere sostegno finanziario e supervisione: gli impegni devono essere mantenuti”.