La Banca africana di sviluppo (Afdb), la Commissione dell’Unione africana (Auc) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom) hanno firmato un protocollo d’intesa per un finanziamento di 3,9 milioni di dollari per rafforzare gli investimenti, il capitale umano e l’impegno filantropico della diaspora in otto Paesi africani. Lo si apprende da una nota dell’Afdb.
Firmato ad Addis Abeba, in Etiopia, l’accordo tripartito di finanziamento e attuazione sosterrà il progetto “Streamlining Diaspora Engagement to Catalyze Private Investments and Entrepreneurship for Enhanced Resilience” (SDE4R). I Paesi destinatari sono Gambia, Liberia, Madagascar, Mali, Somalia, Sud Sudan, Togo e Zimbabwe.
Il progetto assisterà i Paesi beneficiari nell’individuare i metodi migliori per mobilitare efficacemente il capitale umano e finanziario della diaspora, sia per sostenere lo sviluppo socioeconomico rilanciando il settore privato nazionale, sia per risollevarsi da crisi politiche o umanitarie sfruttando le competenze e le reti dei gruppi della diaspora.
L’Afdb precisa che, oltre ai governi degli otto Paesi destinatari, il progetto dovrebbe avere 10.000 beneficiari diretti e 40.000 beneficiari indiretti nelle comunità colpite da conflitti, cambiamenti climatici e altri disastri umanitari e ambientali.
La Banca ha approvato il progetto SDE4R il 4 luglio, con il finanziamento del suo Strumento di sostegno alla transizione (Tsf). L’Organizzazione internazionale per le migrazioni attuerà il progetto nell’arco di tre anni con la supervisione strategica, la guida e la consulenza della Commissione dell’Unione africana.
Si stima che 160 milioni di africani si trovino nella diaspora; i quasi 96 miliardi di dollari che hanno rimesso nel continente nel 2021 hanno superato di gran lunga i 35 miliardi di dollari di assistenza ufficiale allo sviluppo affluiti in Africa nello stesso anno.