di Stefania Ragusa
Dopo aver pubblicato alcuni dei principali scrittori africani contemporanei (da Tahar Ben Jelloun a Wole Soyinka, passando per Ben Okri, Ngugi Wa Thiong’o e vari altri), la casa editrice milanese La Nave di Teseo ha deciso di concentrarsi su Abdulrazk Gurnah, premio Nobel per la letteratura nel 2021. Gurnah, esule di Zanzibar e naturalizzato britannico, ha all’attivo dieci romanzi, due dei quali erano già stati tradotti da Garzanti nei primi anni del 2000.
La Nave di Teseo ha in programma di pubblicarli tutti. Ha incominciato l’anno scorso con Sulla riva del mare, che racconta il viaggio di sola andata del mercante di mobili Saleh Omar, dalla Tanzania al Regno Unito e della nostalgia indomabile che lo tiene legato alle sue origini. Successivamente ha proposto Paradiso, romanzo insieme di formazione e avventura, ricco di riferimenti storici, che ha al suo centro l’amicizia tra i ragazzini Yusuf e Khalil, ceduti entrambi dai genitori a un mercante chiamato zio Aziz, negli anni che precedono lo scoppio della Grande Guerra, un evento che trasformerà profondamente gli equilibri africani. Questo mese è atteso Afterlives ancora inedito in Italia, che ricostruisce la storia di un bambino costretto a vendicare la morte della sua famiglia. L’Accademia di Svezia ha motivato il Nobel a Gurnah ha motivato facendo riferimento alla sua “intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato tra culture e continenti”.