La compagnia statunitense Boeing risarcirà con 100 milioni di dollari le famiglie delle vittime dei due disastri aerei in Indonesia e in Etiopia, avvenuti rispettivamente nell’ottobre e nel marzo scorsi provocando complessivamente la morte di 346 persone.
È quanto ha reso noto ieri in un comunicato la stessa compagnia, secondo cui il pagamento della somma sarà pluriennale e indipendentemente dalle cause intentate in seguito agli incidenti. «Questi fondi andranno a sostegno dell’istruzione e delle spese di soggiorno delle famiglie colpite, oltre che a programmi comunitari e allo sviluppo economico delle comunità colpite. Boeing collaborerà con le amministrazioni locali e le organizzazioni senza scopo di lucro per rispondere a queste esigenze», si legge nella nota.
In una nota il Ceo e presidente Dennis Muilenburg ha affermato che «in Boeing siamo davvero dispiaciuti per la perdita tragica di vite in tutti e due gli incidenti». La sua speranza è che, con i fondi promessi, «si possa dare un po’ di conforto».
Boeing rilascerà ulteriori informazioni a breve, ma, in linea con le regolari procedure di Boeing per le donazioni di beneficenza, i dipendenti dell’azienda avranno anche l’opportunità di erogare contributi a supporto delle famiglie e delle comunità colpite dagli incidenti. Boeing raccoglierà le donazioni dei dipendenti fino al 31 dicembre 2019.
Il 29 ottobre 2018 il Boeing 737 Max della compagnia indonesiana Lion Air, diretto a Pangkal Pinang, è precipitato subito dopo il decollo da Giacarta causando la morte di tutte le 189 persone a bordo. Il 10 marzo scorso un altro Boeing 737 Max, operante il volo Ethiopian Airlines 302, è precipitato sei minuti dopo il decollo dalla capitale etiope Addis Abeba mentre era diretto a Nairobi, uccidendo tutte le 157 persone a bordo. Essendo i due incidenti molto simili, a partire dall’11 marzo 2019 diversi Paesi hanno chiuso lo spazio aereo ai Boeing 737 Max.