Dopo l’Unicef la Nigeria accusa Amnesty International

di Raffaele Masto

Il governo nigeriano si è detto preoccupato riguardo le attività di Amnesty International. Le pesanti affermazioni arrivano solo pochi giorni dopo che il governo del presidente Buhari ha bandito l’UNICEF, con le pesanti accuse di addestramento di spie solidali a Boko Haram. Secondo quanto riportato dal portavoce ufficiale di governo nigeriano, le operazioni dell’organizzazione internazionale in Nigeria sono orientate solo a danneggiare l’esercito federale, mediante la fabbricazione e macchinazione di accuse fittizie di presunte violazioni dei diritti umani e di sponsorizzazioni clandestine di gruppi dissidenti. La risposta di Amnesty International è arrivata immediatamente e circostanziata da dati e avvenimenti dettagliati a partire dall’assassinio di quasi 4.000 persone negli ultimi tre anni, per finire alle centinaia di sfollati, ai limiti della sopravvivenza, in molte regioni del Paese. La guerra di Boko Haram nel nord-est della Nigeria è iniziata nel 2009 e si è estesa ai vicini Camerun, Ciad e Niger, uccidendo almeno 27.000 persone e lasciando milioni di persone totalmente dipendenti da aiuti umanitari.

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