Viaggiare sempre più spesso può voler dire evadere, staccare la spina, per immergersi in luoghi di quiete e solitudine. Sono tanti i viaggiatori che scelgono oggi itinerari remoti immersi nella natura o fuori dalle mete più gettonate e turistiche. Su questo filone la celebre guida Lonely Planet ha fatto uscire un libro con le 100 destinazioni dove recarsi per ricongiungersi con se stessi e disconnettersi dal resto del mondo. Tra le prime quindici spiccano due mete africane: il piccolo regno del Lesotho e la caratteristica e meno conosciuta città marocchina di Tetouan (nella foto).
Il piccolo regno di montagna del Lesotho non svetta tra le mete più conosciute del continente e, nonostante il suo ricco patrimonio naturale, non è ancora una meta turistica, anche se sono stati fatti degli investimenti dalle autorità del Paese per attirare un numero più ampio di persone. Da un punto di vista naturalistico non ha nulla da invidiare al vicino e gettonatissimo Sudafrica: ha delle vette altissime, un’attrazione imperdibile per gli appassionati di montagna ed escursioni. Il Lesotho può vantare di essere il paese più alto del mondo; anche il suo punto più basso, nelle cosiddette Lowlands, si trova a circa 1400 m di altezza. Fiore all’occhiello, la mancanza assoluta di folle e l’atmosfera di quiete offerta non solo dai panorami, ma anche dalla scarsità di turisti. Solo 800 mila turisti internazionali l’hanno scelto nel 2019 rispetto ai 15,8 milioni che si sono diretti verso le turistiche attrazioni di montagna sudafricane come il Blyde River Canyon, per esempio.
Spostandosi più a Nord del continente la guida ha selezionato la cittadina di Tetouan, a 60 km da Tangeri. Non solo Marrakech o la blu cobalto Chefchaouen, dunque. Il Marocco nasconde attrazioni meno conosciute che sono dei veri gioielli di arte e cultura fuori dalle mete tradizionali, perfette per chi desidera immergervisi da solo. Detta anche la “città bianca” per la tonalità degli edifici, questa cittadina è ricca di storia e arte. Vi sono tracce fenicie e romane. Tra il 1912 e il 1956, Tetouan fu la capitale del protettorato spagnolo del nord del Marocco. Tra i vicoli ci si può perdere tra le botteghe artigianali, o visitare all’interno della medina il mellah, il quartiere ebraico.