La celebre cantante somala Luul Jeylaani Ali, icona della musica somala, si è spenta ieri sera a Minneapolis, Minnesota, dopo una lunga malattia. La sua scomparsa segna la fine di un’era per una figura che ha profondamente influenzato generazioni di artisti e amanti della musica somala.
La notizia della morte di Jeylaani ha suscitato un’ondata di cordoglio e tributi in tutto il mondo somalo. Artisti, politici e fan hanno ricordato la cantante come una pioniera che, con la sua voce unica, ha saputo catturare l’anima di una nazione e rappresentare l’essenza della cultura artistica somala.
Luul Jeylaani era particolarmente nota per il suo contributo alla musica banaadiri, con brani indimenticabili come Ebadkaa Ogow Ishaada Meesha U Roon, Riixaanta Janaad e Beerkaad Iiga Taalla. Le sue canzoni, caratterizzate da melodie struggenti e testi evocativi, continuano a essere un punto di riferimento culturale per i somali di tutto il mondo.
Nel corso della sua carriera, Jeylaani ha collaborato con musicisti di spicco come Aweys Qamiis, Ahmed Naajid Saad e Ahmed Falaash. La sua voce, spesso descritta come ineguagliabile, ha segnato profondamente la storia musicale della Somalia.
Nata in Somalia, Jeylaani raggiunse la fama negli anni ’70 e ’80 grazie a una serie di registrazioni e performance che la resero un nome familiare. Come molti artisti, fu costretta a lasciare il Paese nei primi anni ’90 dopo il crollo del governo centrale, trovando rifugio all’estero. Nel 2018, il suo ritorno in patria fu celebrato come un potente simbolo di resilienza e riconnessione per una nazione ancora in cerca di pace dopo decenni di conflitti.