É morto Sam Nujoma, primo presidente della Namibia indipendente

di claudia

Sam Nujoma, primo presidente della Namibia indipendente e figura chiave della lotta per l’indipendenza del Paese dal Sudafrica, è morto all’età di 95 anni nella capitale Windhoek. L’annuncio è stato dato dal presidente namibiano Nangolo Mbumba, che ha espresso il suo “profondo dolore e tristezza” per la scomparsa dello storico leader.

Nujoma guidò la lotta per l’indipendenza, culminata nel 1990, alla testa dell’Organizzazione del popolo dell’Africa del Sud-Ovest (Swapo), il principale movimento di liberazione del Paese da lui fondato negli anni Sessanta. Dopo l’indipendenza, fu presidente dal 1990 al 2005, per poi lasciare la guida dello Stato, ma continuare a presiedere lo Swapo fino al 2007.

Secondo quanto dichiarato dal presidente Mbumba, Nujoma era ricoverato da tre settimane per una malattia da cui “non si è potuto riprendere”. “Ci ha ispirati a rialzarci e a diventare padroni di questa vasta terra dei nostri antenati”, ha detto Mbumba, sottolineando il ruolo fondamentale svolto da Nujoma nella costruzione della Namibia moderna.

Anche re Carlo III ha espresso il proprio cordoglio, affermando di essere rimasto “profondamente addolorato” nell’apprendere la notizia. In un comunicato rilasciato da Buckingham Palace, il sovrano britannico ha reso omaggio all’“impegno per la libertà e la democrazia” di Nujoma e al suo “immenso contributo alla storia”.

Molti namibiani hanno accolto la notizia della sua morte con tristezza, ricordandolo affettuosamente come il “padre della nazione”. Il presidente Mbumba, visibilmente commosso, ha fatto visita alla casa di Nujoma per porgere le condoglianze alla sua famiglia, tra cui la moglie Kovambo Theopoldine Katjimune, 91 anni.

A Nujoma viene riconosciuto il merito di aver garantito la stabilità della Namibia dopo l’indipendenza dal Sudafrica, allora sotto il regime di apartheid. La sua politica di riconciliazione nazionale incoraggiò la comunità bianca a rimanere nel Paese, permettendo loro di continuare a svolgere un ruolo significativo nell’agricoltura e in altri settori dell’economia. Si distinse anche per la difesa dei diritti di donne e bambini, introducendo norme per il mantenimento obbligatorio dei figli nati fuori dal matrimonio, ricordano i media locali.

Netumbo Nandi-Ndaitwah, vicepresidente della Namibia e futura presidente in attesa di insediarsi a marzo dopo la vittoria elettorale dello Swapo, ha dichiarato che “la leadership visionaria e la dedizione di Nujoma alla liberazione e alla costruzione della nazione hanno gettato le basi per un Paese libero e unito”.

Messaggi di cordoglio sono arrivati da diversi leader africani. Il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, ha definito Nujoma “l’emblema del coraggio, che non ha mai vacillato nella sua visione di una Namibia libera e di un’Africa unita”.

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha ricordato Nujoma come un “straordinario combattente per la libertà”, che ha svolto un ruolo di primo piano non solo nella lotta per l’indipendenza della Namibia, ma anche nella caduta del regime di minoranza bianca in Sudafrica nel 1994. “La sua leadership ha posto le basi per la solidarietà e il partenariato che oggi uniscono i nostri due Paesi, un rapporto che continueremo a rafforzare come vicini e amici”, ha dichiarato Ramaphosa.

Anche il presidente del Kenya, William Ruto, ha reso omaggio a Nujoma, definendolo un “leader visionario che ha dedicato la sua vita alla liberazione e allo sviluppo della sua nazione”.

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