Ebola, al via la sperimentazione del nuovo vaccino

di Valentina Milani
ebola

L’Università di Oxford ha iniziato a reclutare volontari per uno studio di Fase 1 volto a testare un vaccino contro il virus Ebola, sia del ceppo Zaire che del ceppo Sudan, due delle specie più letali. Lo ha annunciato la stessa Università inglese con un tweet. Lo studio valuterà la risposta immunitaria e la sicurezza del nuovo vaccino, che venerdì mattina è già stato inoculato nel primo volontario.

I partecipanti allo studio, che sarà condotto dal team della professoressa Teresa Lambe dell’Istituto Jenner, saranno 26, tutti valutati come “sani” e di età compresa tra i 18 e i 55 anni: riceveranno tutti una dose di vaccino ChAdOx1 biEBOV, cui seguirà un monitoraggio di sei mesi. I risultati sono attesi nel secondo trimestre del 2022.

Gli studi sul vaccino contro Ebola erano stati tutti sospesi, a marzo 2020, a causa della pandemia e non erano mai ripresi. Il vaccino si basa sulla tecnologia del vaccino ChAdOx1, utilizzata con successo per sviluppare il vaccino Oxford/AstraZeneca, e per questa ragione chi ha già ricevuto il vaccino anti-covid AstraZeneca non può partecipare allo studio.

L’epidemia di virus Ebola nel 2014-2016 nell’Africa occidentale è costata più di 11.000 vite e ha avuto un effetto catastrofico sui sistemi sanitari. Sporadici epidemie di Ebolavirus si verificano ancora nei paesi colpiti, mettendo a rischio la vita delle persone, in particolare degli operatori sanitari in prima linea. Abbiamo bisogno di più vaccini per affrontare questa malattia devastante” ha dichiarato in una nota la professoressa Lambe, che ha anche lavorato allo sviluppo del vaccino anti-covid anglo-svedese.

“I recenti progressi hanno portato all’approvazione di vaccini contro uno dei virus che causano la malattia da virus Ebola. Tuttavia, questa malattia può essere causata da diverse specie di virus e ciascuna di queste può richiedere una risposta immunitaria mirata per offrire protezione” ha spiegato Daniel Jenkin, ricercatore principale dello studio presso il Jenner Institute.

A capo del gruppo di ricerca ci sarà la capo-ricercatrice Paola Cicconi, anche lei già impegnata nello sviluppo del vaccino AstraZeneca: “La necessità di un vaccino multivalente, approvato per l’uso contro più specie di Ebolavirus, rimane insoddisfatta”. L’esperienza il vaccino anti-covid “ha dimostrato che può essere prodotto rapidamente ad alto volume a basso costo, con condizioni di conservazione utilizzabili nei paesi in via di sviluppo”.

Un’ulteriore sperimentazione del vaccino dovrebbe iniziare in Tanzania entro la fine del 2021.

(Andrea Spinelli Barrile)

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