Ebola, l’emergenza continua

di Enrico Casale
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ebolaSembrava che l’epidemia di ebola in Africa occidentale fosse avviata a una lenta regressione, in realtà il contagio è ripreso. Secondo quanto riporta l’Agenzia Fides, che cita dati dell’Oms e di Medici senza frontiere, nuovi casi si sono registrati in Liberia e Guinea e si teme che il virus varchi i confini con la Guinea-Bissau.

Iniziata più di 16 mesi fa, nel marzo 2014, è la più vasta epidemia di ebola che si sia mai registrata. Ha colpito principalmente Guinea, Sierra Leone e Liberia, ha contagiato 27.678 persone, facendo finora 11.276 morti. E non si arresta.

Il 29 giugno 2015 è stato confermato un nuovo caso di infezione da virus ebola in Liberia, il primo da quando l’Oms ha ufficialmente dichiarato la fine dell’epidemia in questo Paese (9 maggio 2015). Secondo quanto riportato dal bollettino del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, che rilancia i dati dell’Oms, persiste in Guinea e Sierra Leone «una trasmissione a bassa intensità di infezione da virus ebola con una lieve espansione, nelle ultime settimane». Rimane elevato il rischio di diffusione dell’infezione nelle zone di confine dei Paesi colpiti dall’epidemia, a causa dei frequenti spostamenti transfrontalieri di persone e della insufficiente sorveglianza nelle zone di frontiera. Il controllo dell’epidemia è ulteriormente aggravato dalla stagione delle piogge che complica gli spostamenti di attrezzature e personale sanitario.

Nelle ultime otto settimane, il numero di nuovi casi in tutta la regione si è mantenuto su 30 infezioni a settimana. «Continuiamo ad avere tra gli 8 e i 12 nuovi casi ogni settimana», si legge in una testimonianza della Coordinatrice dell’emergenza nel Paese. L’emergenza quindi non è terminata. Anche se il mondo sembra non accorgersene.

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