Ebola, Oms pronta a intervenire in Guinea e Rdc

di Valentina Milani
ebola

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sta dispiegando squadre di esperti per sostenere le autorità nazionali ad accelerare la risposta a ebola ed evitare infezioni diffuse. Lo riferisce un comunicato Oms nel quale si legge che l’organizzazione sta intensificando gli sforzi per far fronte ai nuovi focolai di ebola in Guinea e nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc).

Il piano di intervento prevede – si legge nella nota – più di 100 operatori dell’Oms da impiegare nella task force contro ebola in Guinea entro la fine di febbraio per intensificare la sorveglianza, il tracciamento dei contatti, i test e il trattamento, così come la preparazione della vaccinazione.

“Stiamo lavorando duramente per anticipare il virus. Con gli esperti e le forniture di emergenza che stanno già arrivando sul terreno, la risposta è partita con forza”, ha detto Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa precisando che un’azione rapida e collettiva è cruciale per evitare una diffusione incontrollata di ebola nel bel mezzo mezzo della pandemia da covid-19 che ha già spinto gli operatori sanitari e le strutture mediche al limite.

Un volo umanitario è arrivato il 15 febbraio a N’Zerekore con 700 kg di attrezzature mediche donate dall’Oms dai partner, viene precisato nel comunicato nel quale si legge che una partita di più di 11.000 dosi di vaccino contro ebola dovrebbe arrivare in Guinea questo fine settimana. Inoltre, più di 8500 dosi saranno spedite dagli Stati Uniti d’America per un totale di 20.000 dosi. La vaccinazione inizierà poco dopo. Una squadra di vaccinazione di 30 persone è già stata mobilitata localmente ed è pronta a schierarsi non appena i vaccini saranno ricevuti.

Nel frattempo, nella Rdc, finora ci sono quattro casi confermati di ebola, tra cui due morti che sono epidemiologicamente collegati. L’Oms ha circa 20 esperti sul campo che supportano le autorità sanitarie nazionali e provinciali. Circa 8000 dosi di vaccino erano ancora disponibili nel Paese alla fine dell’undicesima epidemia di ebola. La vaccinazione delle persone ad alto rischio è stata lanciata ufficialmente a Butembo, l’epicentro dell’epidemia, il 15 febbraio. Finora quasi 70 persone sono state vaccinate.

L’Oms, riferisce la nota, ha rilasciato 1,25 milioni di dollari per sostenere la risposta in Guinea e per rafforzare la prontezza della risposta  nelle vicine Costa d’Avorio, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Senegal e Sierra Leone. Inoltre, il Fondo Centrale di Risposta all’Emergenza delle Nazioni Unite ha erogato 15 milioni di dollari per sostenere la risposta in Guinea e nella Rdc.

Poiché l’epicentro dell’epidemia di ebola in Guinea è una zona di confine, i Paesi della sub-regione sono in stato di massima allerta e stanno aumentando le misure di salute pubblica e la sorveglianza nelle città e nelle comunità di confine per individuare e rispondere rapidamente a possibili infezioni transfrontaliere.

La risposta in corso in Guinea e la preparazione nei Paesi vicini si basa sull’esperienza acquisita durante l’epidemia di ebola del 2014-2016 in Africa occidentale. L’Oms e i partner hanno lavorato con i team nazionali per costruire la capacità di risposta in tutte le aree critiche. La precedente epidemia di ebola in Africa occidentale è iniziata in Guinea e si è diffusa attraverso i confini terrestri in Liberia e Sierra Leone causando 28.000 casi e 11.000 morti: la più letale da quando il virus è stato individuato per la prima volta nel 1976.

Condividi

Altre letture correlate: