Cinque tombe faraoniche “in buone condizioni ed erette per alti funzionari” sono state aperte ai turisti sabato in Egitto a Saqqara, nella necropoli di Menfi, capitale dell’Antico Regno dei faraoni. Il sito di Saqqara, poco più di quindici chilometri a sud delle famose piramidi dell’altopiano di Giza, è riconosciuto come patrimonio mondiale dell’Unesco ed è noto per la famosa piramide a gradoni del faraone Djoser, la prima dell’era faraonica. Questo monumento, costruito intorno al 2.700 aC. dall’architetto Imhotep, è considerato uno dei più antichi al mondo. Le cinque lapidi furono scoperte dagli archeologi egizi a nord-est della piramide del re Merenre I che governò l’Egitto intorno al 2270 a.C. Secondo il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, le tombe contenevano i resti di alti funzionari. Nella volta di uno di essi, chiamato Iry, gli scavi hanno portato alla luce un sarcofago in pietra calcarea e decorazioni colorate rappresentando scene funerarie, tra cui – come spiega una nota -tavole delle offerte, i sette olii e la facciata di un palazzo. Altre tre tombe, profonde sei metri, appartengono a due donne, una delle quali era “l’unica responsabile della bellezza del re” e al sacerdote Pepi Nefhany.
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