Egitto | «Cani e gatti non portano il Covid-19»

di Enrico Casale
cani al cairo

Al Cairo, una metropoli di quasi 10 milioni di abitanti, si sta assistendo a un’ondata di abbandoni di animali domestici. Molti egiziani temono infatti che cani e gatti possano diffondere il coronavirus. Volontari come Mira Gamal  si prendono cura di questi piccoli animali, molti dei quali arrivano al suo rifugio con altri problemi di salute.

«Quando arrivano – spiega –, li puliamo dai parassiti e quelli che necessitano di cure vengono sottoposti a trattamento farmacologico o a interventi chirurgici. Li sfamiamo e poi li sterilizziamo in modo che non abbiano cuccioli».

Gamal smentisce che gli animali siano responsabili della trasmissione di Covid-19. Quella diffusa è soltanto una voce. E lei lo sta dimostrando prendendosi cura degli animali. «Raccogliamo molti cani e gatti domestici per la strada – continua –. Vogliamo trasmettere alle persone l’idea che questi animali domestici sono innocui e non vanno assolutamente abbandonati».

Secondo le informazioni raccolte dalla Johns Hopkins University, l’Egitto ha attualmente 985 casi confermati di coronavirus, con 66 morti. Finora il governo ha attuato misure cautelative di base come il divieto di riunioni pubbliche e il coprifuoco notturno.

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