L’Egitto intende dotarsi di una propria agenzia spaziale. E’ quanto prevede il disegno di legge approvato oggi in una riunione congiunta delle commissioni parlamentari per le telecomunicazioni, le tecnologie dell’informazione, la difesa e la sicurezza nazionale alla presenza del ministro dell’Istruzione superiore, Khaled Abdel Ghaffar. A fine settembre il governo aveva approvato il testo della legge – che ora dovrà essere discussa e approvata dalla Camera dei rappresentanti – per creare un’agenzia spaziale e partecipare alla produzione e alla progettazione di satelliti in collaborazione con la Cina a partire dal 2019. “Abbiamo un accordo con la Cina per la fabbricazione del primo satellite presso un impianto egiziano”, aveva detto in precedenza Abdel Ghaffar. L’Egitto intende lanciare il suo primo satellite “Sat 2” entro il 2021/2022.
Un altro paese del Nord Africa, il Marocco, ha lanciato la scorsa settimana il suo primo satellite nello spazio. Karim Tajmouati, direttore generale dell’Agenzia nazionale marocchina per la conservazione del suolo, il catasto e la cartografia, è tra i dirigenti marocchini che stanno monitorando attentamente i segnali del “satellite Mohammed VI” dallo spazio. In un’intervista al quotidiano “Al Ahdath Al Maghribia”, ha affermato che il satellite marocchino, risultato di una partnership del Marocco con un consorzio industriale composto da Thales Alenia Space e Airbus Space, “ha diffuso i suoi primi segnali”. La missione essenziale di questo satellite, che rafforzerà la posizione strategica del Marocco, è quella di “osservare la Terra”, ma soprattutto si tratta di uno strumento chiamato ad accelerare lo sviluppo economico e sociale del regno. Citando l’esempio della terra e della cartografia, Tajmouati ha osservato che il Marocco sarà ora in grado di garantire la propria indipendenza nella produzione di immagini satellitari, acquistate fino ad ora a prezzi altissimi dai fornitori dei paesi più sviluppati.
(14/11/2017 Fonte: Agenzia Nova)