Il museo della città di Tanta, in Egitto, ritorna al suo splendore. Inaugurato nel 1913 nel capoluogo del governatorato di Gharbiyya, a 90km dal Cairo, nel cuore del delta del Nilo, Tanta rappresentò all’epoca il primo museo della provincia. Nel corso degli anni, venne chiuso e riaperto diverse volte. Nel 2000, fu nuovamente sigillato per i lavori di restauro necessari a causa delle condizioni precarie della struttura. E in questi anni l’edificio è stato anche allargato per far spazio alla sua enorme collezione.
Adesso, dopo 19 anni di lavori di restauro e un investimento pari a 700mila euro, è stato finalmente inaugurato alla presenza del ministro delle Antichità, Khaled el-Enany, il governatore di Gharbiyya, Hisham Al-Saeed, e il segretario del Consiglio Supremo delle Antichità, Moustafa Waziri. “L’investimento nel museo di Tanta – ha spiegato il ministro – rientra nel piano del governo di rinnovare, sviluppare e riaprire tutti i musei a livello nazionale per farne un’ulteriore attrazione turistica e per arricchire il bagaglio archeologico degli egiziani”.
Il museo, suddiviso in cinque piani, espone un totale di 2.500 reperti di varie epoche: romano, greco e faraonico con, in particolare, una statua del dio della medicina Imhotep, un’icona della Vergine Maria e una statua del dio Osiride. Nella struttura, inoltre, sono esposte 1.208 monete di quasi tutte le epoche storiche dell’Egitto e diverse statue dei vari periodi storici del Paese.