Il rispetto dei diritti umani deve essere al centro delle discussioni e dell’accordo bilaterale tra Unione europea ed Egitto, che Bruxelles si appresta a firmare. Lo hanno chiesto la Federazione internazionale per i diritti umani (Fidh) e altre Ong in una lettera aperta in occasione della prossima visita in Egitto della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e dei primi ministri di Belgio, Grecia e Italia, questa domenica.
Le preoccupazioni dei firmatari per il partenariato in discussione con l’Egitto, sul modello di quello con la Tunisia del 2022, “derivano dalla spaventosa situazione dei diritti umani” del Paese anche in settori, “come il controllo delle frontiere e la gestione della migrazione , che l’accordo copre”, si legge nella lettera.
L’accordo si baserebbe sulla “fame” di gas e combustibili fossili dei Paesi dell’Ue e sul loro contemporaneo interesse a esternalizzare la gestione delle frontiere. Partenariati di questo tipo, alimenterebbero però “le violazioni dei diritti umani” in particolare “approfittando della repressione dell’Egitto sui sindacati e sui diritti dei lavoratori, generando ulteriore vulnerabilità e dipendenza economica e aumentando l’ insicurezza energetica per la popolazione egiziana”
Secondo le organizzazioni internazionali, “senza parametri di riferimento in materia di diritti umani e responsabilità”, un accordo del genere con l’Egitto fornirebbe anche “legittimazione al governo autoritario, irresponsabile e insostenibile “del presidente Abdel Fattah al-Sisi”