Il Parlamento egiziano ha votato ieri, 14 gennaio, una nuova proroga di tre mesi dello stato di emergenza. Oltre due terzi dei parlamentari hanno votato a favore dell’estensione. Il premier Mostafa Madbouly ha detto ai deputati che l’estensione dello stato di emergenza è necessaria per contrastare «le forze oscure che vogliono colpire la stabilità del Paese e cercare di sfruttare il caos e le turbolenze nei vicini Paesi arabi».
Lo stato di emergenza è stato imposto per la prima volta nell’aprile 2017 dopo due attentati alla Chiesa ortodossa che hanno ucciso 47 persone. Da allora è stato continuamente rinnovato, l’ultima volta il 4 novembre.
Il decreto che rinnova lo stato di emergenza impone alle forze armate e alla polizia di prendere «[le misure] necessarie per affrontare i pericoli e il finanziamento del terrorismo e salvaguardare la sicurezza in tutte le parti del Paese, proteggere la proprietà pubblica e privata e salvare la vita dei cittadini».
L’Egitto ha lanciato una campagna antiterrorismo su larga scala che ha coinvolto la polizia e le forze armate nel 2018 per annientare i militanti jihadisti che hanno le proprie basi soprattutto nella penisola del Sinai.