L’Egitto ha riaperto la sua più antica piramide dopo molti anni di lavori di restauro. La piramide a gradoni Djoser di Saqqara risale a 4700 anni fa. Fu costruita durante la terza dinastia dei faraoni.
I lavori di restauro, in questo vasto complesso funerario che sorge a 30 chilometri a sud del Cairo, hanno riguardato la facciata esterna della struttura, i corridoi interni che conducono alla camera funeraria, il sarcofago in pietra e le scalinate dei due ingressi. Iniziato nel 2006, il progetto di ristrutturazione fu interrotto nel 2011, per poi riprendere nel 2013.
La piramide “a gradoni” di Saqqara è la principale attrazione dell’omonima necropoli che ospita molti complessi funerari di varie dinastie. Tra le principali, le Tombe Arcaiche della I dinastia, il sepolcro dei tori Apis, la tomba del faraone Horemheb della XVIII dinastia e i complessi dei re Pepi I, Pepi II, della VI dinastia, e Ibi dell’VIII dinastia.
Le piramidi attraggono ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo garantendo entrate cospicue per le casse egiziane. Nell’anno fiscale 2018-19, secondo la ministra del Turismo, Rania Al-Mashat, Il Cairo ha incassato 12,5 miliardi di dollari dalle aziende del comparto, il massimo in tutta la storia dell’Egitto. Dopo il crollo registrato in concomitanza con le primavere arabe, il settore sta conoscendo in questi ultimi anni una forte ripresa. Oggi rappresenta circa il 15% del Pil nazionale e la ripresa è stata tale, sempre secondo la ministra, che nel dicembre 2019 è stato raggiunto il picco che si era toccato nel 2010.