L’antichissima tomba di un sacerdote egizio di nome “Wahtye”del periodo della quinta dinastia, tra il 2500 e il 2300 a.C. durante il regno di Néferirkarê. Si tratta della scoperta che è stata rivelata ieri in Egitto dal Ministro delle antichità, Khaledel-Enany.
Il sepolcro che “si è conservato eccezionalmente bene ed è adorno di affreschi colorati e diverse sculture” è stato rinvenuto da un’equipe di archeologi egiziani a Saqqara, non molto lontano dal Cairo. Il ministro,come riportato da JeuneAfrique, ha rivelato di fronte alla stampa che si tratterebbe della “tomba di un sacerdote di alto rango” come dimostrano “le scene scolpite e dipinte sulle pareti in cui si vede il defunto in compagnia di sua madre, di sua moglie e della sua famiglia”. Nelle stanze del sepolcro sono state ritrovate 18 nicchie e 24 statue colorate.
Nello stesso sito di Saqqara il mese scorso sono state ritrovate sette tombe, alcune delle quali di più di 6000 anni fa. In quelle scoperte gli archeologi avevano anche portato alla luce scarabei e gatti mummificati. Il sito di Saqqara è una vasta necropoli egizia che ospita anche la celebre piramide a gradoni del faraone Djéser.