L’Egitto ha svelato al pubblico il sarcofago di Ptah-em-uya, un alto funzionario reale, risalente a oltre 3.200 anni fa e rinvenuto nel sito archeologico di Saqqara a sud del Cairo, riferiscono i media locali. L’esposizione è l’ultima di una serie di spettacolari scoperte fatte nella stessa area.
Un team di archeologi egiziani dell’Università del Cairo ha trovato il sarcofago in granito rosso di Ptah-em-uya, “un alto funzionario” sotto il regno di Ramses II, il faraone che governò l’Egitto nel XIII secolo a.C., ha affermato il ministero delle antichità. Il nobile era “segretario reale, capo sorvegliante del bestiame, capo del tesoro del Ramasseum”, il tempio funerario di Ramses nella necropoli tebana di Luxor, ha detto Mostafa Waziri, capo del Consiglio supremo delle antichità egiziane. Il funzionario era anche “responsabile delle offerte divine a tutti gli dei dell’Alto e del Basso Egitto”, ha aggiunto Waziri.
La tomba di Ptah-em-uya è stata trovata l’anno scorso a Saqqara, una vasta necropoli dell’antica capitale egiziana Menfi e un sito del patrimonio mondiale dell’Unesco che ospita più di una dozzina di piramidi, luoghi di sepoltura di animali e antichi monasteri copti cristiani. Gli ultimi scavi hanno rivelato il sarcofago di granito, “coperto di testi” per “salvaguardare i defunti” e “scene che rappresentano i figli del dio Horus”, ancora secondo il ministero delle antichità.
Saqqara è stata teatro di una ingente quantità di scavi negli ultimi anni. Più di recente, l’Egitto ha svelato un deposito di 150 statuette di bronzo a maggio, cinque antiche tombe a marzo e più di 50 sarcofagi di legno l’anno scorso risalenti al Nuovo regno, terminato nell’XI secolo a.C. I critici affermano che gli scavi hanno dato la priorità ai reperti che hanno dimostrato di attirare l’attenzione dei media rispetto alla ricerca accademica. Questi reperti sono stati però indubbiamente una componente chiave dei tentativi dell’Egitto di rilanciare la sua vitale industria del turismo, il cui fiore all’occhiello è l’inaugurazione, a lungo ritardata, del Grande Museo Egizio ai piedi delle piramidi. Soprannominato “il più grande museo archeologico del mondo” dai funzionari, si prevede che aprirà quest’anno.