Si chiama Andrew Nassif il primo cristiano condannato al carcere in base alle nuove leggi disposte dal governo egiziano con l’obiettivo dichiarato di contrastare il terrorismo. La condanna – riferiscono media egiziani – ammonta a cinque anni di prigione. L’imputato era stato accusato di incitare all’odio e di esaltare il ricorso alla violenza come mezzo per rovesciare l’attuale dirigenza egiziana. Nassif, militante di formazioni egiziane critiche nei confronti del governo, a detta degli accusatori aveva diffuso attraverso i social media slogan e argomenti sovversivi, diretti contro le autorità costituite egiziane.
Il giovane cristiano faceva parte della lista di 28 attivisti e blogger arrestati lo scorso maggio come fiancheggiatori di attività eversive. Lui era stato accusato per detenzione e distribuzione dei volantini di una associazione che si batte a favore della libertà di pensiero e di espressione, e per aver espresso sui social media critiche al governo, considerate dagli organismi giudiziari nazionali alla stregua di vere e proprie sollecitazioni alla sollevazione violenta contro lo Stato egiziano.
(21 /10/2017 Fonte: Agenzia Fides).