Elezioni in Madagascar, la burocrazia rende difficile candidarsi

di claudia
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In Madagascar si è aperta ieri la presentazione delle candidature per le elezioni municipali e comunali che si terranno a dicembre. I potenziali candidati, secondo quanto riporta la stampa locale, hanno ora quattordici giorni per presentare il loro dossier completo e sperare di accedere alla “battaglia” delle urne. La documentazione richiesta però è tanta e non sempre facile da reperire.

Nelle comunità rurali del Madagascar, lontane dalla capitale, molti sindaci alla fine del loro mandato si sono lasciati scoraggiare dalla moltitudine di documenti da fornire, ognuno dei quali richiede viaggi lunghi e costosi. Molti hanno così deciso di gettare la spugna. Altri, tengono duro.

Jules Ratomboniaina, sindaco di Ambinanitromby, un piccolo comune rurale di 15.000 abitanti nel distretto molto isolato di Ikongo, ha detto all’emittente francese Rfi: “La cosa molto complicata è ottenere il certificato di nazionalità malgascia. Alcuni dei miei compagni di corsa non riescono a recuperare le copie dei certificati di nascita dei loro defunti genitori. Senza questo è impossibile ottenere il certificato di nazionalità. È un vero mal di testa. A mio avviso, questa procedura è simile a un sistema di eliminazione delle candidature!”.

Un’opinione condivisa da Firaisankina, la più grande piattaforma di opposizione del Paese. Auguste Paraina, il suo portavoce, denuncia manovre antidemocratiche: “L’amministrazione sta facendo di tutto per rendere difficile l’accesso nonostante l’appello del presidente del Ceni (commissione elettorale) che ha chiesto di facilitare un po’ la concessione di queste parti. E non parliamo ancora nemmeno del certificato di regolarità fiscale. Perché stiamo davvero cercando di prendere di mira persone come il presidente Marc Ravalomanana o altri potenziali candidati. E il certificato fiscale, cosa dice il fisco? “Stiamo ancora aspettando l’ordine dall’alto.” Questo è un allontanamento dalla democrazia. »

Di fronte a questo aumento delle critiche, la Ceni ha appena creato un numero verde destinato a rispondere a tutte le domande relative alle procedure e raccogliere eventuali reclami. 

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