In Senegal è in corso il conteggio dei voti le elezioni presidenziali tenutesi nella giornata di oggi, domenica 24 marzo.
I risultati parziali che stanno giungendo dalle prime sezioni indicano un vantaggio netto del principale candidato dell’opposizione, Bassirou Diomaye Faye, 44 anni, esponente del partito Patrioti africani del Senegal per il lavoro, l’etica e la fratellanza (Pastef). Segue l’ex premier Amadou Ba, 62 anni, in rappresentanza della coalizione governativa Benno bokk yakaar (Bby). C’è molta attesa per i risultati di queste elezioni che potrebbero causare una clamorosa svolta nei palazzi di potere a Dakar. Il voto inizialmente previsto il 25 febbraio è stato posticipato dal presidente uscente Macky Sall in quello che è stato definito dai suoi oppositori un “tentativo di colpo di stato istituzionale” (rientrato solo grazie all’intervento del Consiglio Costituzionale).
I sondaggi delle scorse settimane, infatti, davano per vincente alle urne Diomaye Faye, delfino del leader del Pastef, Ousmane Sonko, escluso per questioni giudiziarie dalla corsa elettorale (è uscito dal carcere assieme allo stesso Diomaye Faye, il 14 marzo grazie a un’amnistia). Il consenso dell’opposizione è cresciuto nel Paese dopo la violenta repressione delle manifestazioni anti-governative che avevano causano vittime, feriti e arresti,
Più di sette milioni degli oltre 17 milioni di abitanti del Senegal si sono registrati per votare alle elezioni di oggi. Diciannove candidati sono in lizza per sostituire il presidente Macky Sall. Oltre a Ba e Faye, l’ex sindaco di Dakar Khalifa Sall, il politico veterano Idrissa Seck, l’ex primo ministro Mahammed Boun Abdallah Dionne, uno stretto alleato del presidente Sall Aly Ngouille Ndiaye e l’imprenditrice e nuova arrivata politica Anta Babacar Ngom – l’unica donna tra i candidati – sono fa tutto parte della corsa presidenziale.
In alcuni quartieri di Dakar centinaia di attivisti dell’opposizione sono già scesi in piazza per festeggiare quella che ritengono essere una vittoria. Ma il conteggio dei voti andrà avanti tutta la notte. E se ne nessuno dei candidati otterrà la maggioranza assoluta dei voti, i due più votati andranno al ballottaggio in aprile.