Sono stati annunciati dal presidente dell’Autorità elettorale nazionale indipendente algerina (Anie) Mohamed Charfi i risultati provvisori delle elezioni locali tenutesi sabato scorso. Secondo i dati, comunicati durante una conferenza stampa tenutasi ad Algeri e ripresa da tutti i media del paese, i due partiti che emergono come vittoriosi, in almeno metà dei comuni al voto, sono il Fronte di Liberazione Nazionale (Fln) e il Raduno Democratico Nazionale (Rnd), due ex partiti al potere ai tempi del presidente Abdelaziz Bouteflika. Il tasso di partecipazione annunciato dal presidente dell’Anie è stato del 35,96%, con quasi 9 milioni di elettori su oltre 23,7 milioni di elettori iscritti nelle liste elettorali.
Il Fln ha ottenuto 5.978 seggi, che gli conferiscono la maggioranza assoluta in 124 comuni e la maggioranza relativa in altri 552. Questa formazione politica ha anche vinto 471 seggi a livello delle Assemblee del Popolo (Apw) in 25 dipartimenti.
Il Rnd ha ottenuto 4.584 seggi, con una maggioranza assoluta in 58 comuni e una maggioranza relativa in altri 331 collegi elettorali in 24 dipartimenti. Il partito ha anche ottenuto 366 seggi Apw in 13 dipartimenti.
Interessanti i risultati delle liste indipendenti, che hanno ottenuto 4430 seggi in 91 Assemblee popolari comunali (Apc) in 24 dipartimenti: la terza formazione politica è il Front El Moustakbel, un partito creato nel 2012, che ha ottenuto ben 3262 seggi in 34 Apc in 18 dipartimenti e 304 seggi Apw in 12 dipartimenti.
Il Mouvement de la société pour la paix (Msp), partito di fede islamista, si è classificato quinto con 1.820 seggi Apc, un dato che gli conferisce la maggioranza assoluta in 10 comuni e la maggioranza relativa in altri 101. Il più antico partito di opposizione in Algeria, il Front des force socialistes (Ffs fondato nel 1963) si è dovuto accontentare di 889 seggi dell’Apc in 54 comuni e 47 seggi dell’Apw in 4 dipartimenti.
L’Algeria ha 1.541 comuni distribuiti in 58 dipartimenti (chiamati wilaya). I risultati annunciati ieri dovranno essere confermati entro 10 giorni dalla Corte Costituzionale.