Il candidato alla presidenza nigeriana Bola Tinubu, candidato per il partito attualmente di maggioranza Apc e possibile “erede politico” di Muhammadu Buhari, sostiene che vi siano “persone potenti” che stanno cercando di sabotare le sue possibilità elettorali.
Con le elezioni imminenti, il 25 febbraio i nigeriani si recheranno alle urne, e una situazione di sicurezza ed economica di gravi difficoltà in tutto il Paese, per ragioni diverse, la campagna elettorale assume toni sempre più aspri e sprezzanti e i candidati non disdegnano anche parole ai limiti del complottismo pur di fomentare le folle e accaparrarsi il consenso.
Tinubu, durante un comizio elettorale tenutosi mercoledì a Ogun, ha detto che la carenza di carburante nel Paese e la le politiche delle autorità economiche per mettere fuori corso le vecchie banconote a favore di banconote di nuova concezione sono due esempi dei “tentativi segreti” di impedirgli di arrivare alla presidenza. Il presidente Buhari sostiene che l’introduzione di nuove banconote contribuirà a contrastare la corruzione, la contraffazione e l’accaparramento illecito di denaro contante.
Tinubu sostiene che le autorità “nascondano” il carburante e le banconote per rendere la situazione nel Paese sempre più critica e ha detto che i suoi sostenitori voteranno lo stesso consegnandogli la vittoria.
“Abbiamo 18 aspiranti alla presidenza. Perché solo il candidato dell’Apc è preoccupato per il restyling della naira e dice che è un atto per sabotare la sua campagna?” è la domanda che continuano a ripetere i media nigeriani di fronte alle lamentele di Tinubu, che in realtà in passato è stato investito già diverse volte da accuse di corruzione, avanzate anche durante questa campagna elettorale: Tinubu ha sempre negato le accuse, corruzione e compravendita di voti, mosse contro di lui e sostiene che coloro che lo accusano di illeciti sono solo gelosi della sua ricchezza e del suo successo.
Tinubu è una figura di lunga data nella politica nigeriana: nelle precedenti elezioni nigeriane ci sono stati diversi casi di politici che hanno pagato gli elettori per votare per loro, cosa che ha creato grande scandalo nell’elettorato del Paese più popoloso del continente africano.