Si può raccontare la storia di un continente preparando manicaretti in favor di telecamera? Per Eric Adjepong, chef ghanese-americano, evidentemente sì. Immigrato di prima generazione cresciuto nel Bronx, precisamente nel quartiere Little Ghana (nella Grande Mela la comunità ghanese supera le 35.000 unità), Adjepong ha raggiunto la finale di Top Chef, talent show culinario di cui è stato fatto un adattamento anche in Italia. Giunto a un passo dalla vittoria, il cuoco ha deciso di cavalcare il proprio momento di notorietà proponendo un menù col preciso obiettivo di dimostrare come la cucina africana abbia enormemente modificato il modo di mangiare di altri Paesi.
«L’arrivo di africani nei porti degli Stati Uniti, dei Caraibi e del Sud America è una storia sfortunata ma che bisogna raccontare», ha commentato il cuoco che, pur non riuscendo ad acciuffare la vittoria con il suo mix di ingredienti e abbinamenti della tradizione africana ormai ben radicati anche nella cucina americana, caraibica e sudamericana, è riuscito nel suo più alto intento: raccontare la diaspora e la sua eredità culturale da un punto di vista inedito.
(Irene Fornasiero)