Berhane Abrehe, ex ministro delle Finanze eritreo e feroce critico del presidente Isayas Afewerki, è morto in prigione. Lo riporta l’emittente britannica Bbc che riporta una dichiarazione della famiglia.
Il 79enne è stato il ministro delle Finanze più longevo dell’Eritrea, ma è stato rimosso dal suo incarico nel 2012 in seguito a dissidi con il presidente Isaias Afwerki. Sei anni dopo, è stato incarcerato dopo aver pubblicato un libro in cui descriveva il presidente come “un dittatore” che doveva dimettersi. Berhane però non è mai stato processato. I famigliari ha dichiarato che le autorità, che raramente confermano la morte di alti funzionari in prigione, li avevano informati della morte di Berhane.
In Eritrea non si tengono elezioni dal 1991. Sono vietati i partiti politici, le organizzazioni civiche e i media indipendenti. Le Nazioni Unite e i gruppi per i diritti umani accusano da tempo il governo eritreo di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui torture, sparizioni forzate e la prigionia di decine di migliaia di persone in condizioni disumane.