In Etiopia è morta Catherine Hamlin. Al pubblico italiano questo nome dirà poco, ma per le donne etiopi è stata un’eroina che le ha salvate dai dolori e dalla morte. Ginecologa australiana, la Hamlin è arrivata in Africa orientale nel 1959. Allora non c’era nessuno a riceverla, oggi sono in migliaia a piangerla.
La dottoressa Hamlin – insieme a suo marito, Reginald, morto alcuni anni fa – non solo ha trattato migliaia di donne affette da fistole ostetriche – lesione subita durante il parto, che lascia la mamma incontinente e può portare ad altre infezioni –, ma le ha accolte quando venivano scacciate dalle loro comunità.
«Queste donne dovevano essere aiutate – ha dichiarato al New York Times nel 2003 –. Sono sole al mondo, vergognandosi delle loro ferite. Per i lebbrosi o le vittime dellaAids, ci sono organizzazioni che aiutano. Ma nessuno sa di queste donne e le sostiene».
Nata a Sydney nel 1924, ha deciso di diventare medico perché voleva aiutare donne e bambini. Dopo aver completato la sua formazione, ha iniziato a lavorare all’ospedale femminile di Crown Street, dove ha incontrato un medico della Nuova Zelanda, Reginald Hamlin. Si sono poi sposati nel 1950 (e hanno avuto un figlio) e sono quindi partiti per l’Africa. Dove sono rimasti 60 anni a fianco delle donne povere.