Le autorità sanitarie di Addis Abeba hanno lanciato un doppio allarme per due distinte epidemie nel Paese, la prima che riguarda la possibile diffusione di chikungunya nelle regioni orientali dell’Etiopia e la seconda invece per la presenza del colera nella regione di Oromia. Secondo Mesfin Wosen, direttore del Centro di screening e risposta alle malattie dell’Istituto etiope di sanità pubblica, “c’è la possibilità che si verifichi un’epidemia di virus chikungunya nelle regioni di Dire Dawa, Somali e Afar”.
Ricordando pertanto che la chikungunya è una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette, Mesfin ha esortato la popolazione a essere vigile in quanto potrebbero esserci focolai del virus favoriti dai cambiamenti climatici, oltre a invitare gli abitanti nelle regioni di Oromia, Amhara e Snnpr a essere vigili e a ripulire le aree acquitrinose e paludose per prevenire un possibile focolaio di malaria. Gemechu Shumi, direttore responsabile del Centro per la gestione delle emergenze dello stesso Istituto di sanità pubblica, ha invece confermato che la presenza di un focolaio di colera nella zona di Dallo Manna nella regione di Oromia, i cui primi casi erano stati registrati a partire dal 18 settembre.“Da allora, sono stati identificati 80 pazienti, di cui 53 moderatamente malati, 22 gravemente disidratati e cinque in condizioni lievi. È stato registrato un decesso”, ha spiegato Gemechu secondo il quale e autorità sanitarie locali e nazionali, insieme ad alcune Ong, hanno lanciato una serie di iniziative che vanno dall’educazione della popolazione alla fornitura di medicinali e prodotti chimici per il trattamento delle acque.
“I residenti non hanno accesso all’acqua pulita e l’epidemia molto probabilmente potrebbe essere collegata a questa situazione”, ha detto Gemechu. Ha rivelato che un focolaio simile si è verificato a Madda Walabu wearda nella zona di Bale due mesi fa. “L’epidemia di colera si è verificata frequentemente nelle aree di pianura della regione, specialmente nell’area di Bale”, ha detto Gemechu, aggiungendo che il timore è che l’epidemia, se non contenuta, possa diffondersi in altre aree.