Gli scontri etnici nella regione dell’Amhara (Etiopia) hanno provocato decine di morti e centinaia di migliaia di sfollati. Lo hanno detto fonti delle organizzazioni umanitarie citate dall’agenzia France Presse.
La regione Amhara è dominata dall’omonimo gruppo etnico, il secondo più grande dell’Etiopia. Le violenze, esplose la scorsa settimana, hanno colpito le regioni di Shoa del Nord e Oromo, quest’ultima popolata principalmente da oromo, il gruppo etnico più numeroso del Paese.
Gli amministratori delle due zone si sono finora rifiutati di fornire un bilancio preciso delle vittime. Ma le organizzazioni umanitari hanno detto all’Afp che potrebbero essere morte fino a 200 persone. I numeri non possono però essere verificati in modo indipendente. Più di 250.000 persone sono sfollate dallo Shoa del Nord e più di 75.000 sono state sfollate nella zona speciale Oromo.
Non è chiaro cosa abbia provocato lo spargimento di sangue. Funzionari amhara hanno puntato il dito contro l’Esercito di liberazione Oromo, ma il gruppo nega ogni responsabilità. L’esercito etiope sta inviando truppe per cercare di calmare la situazione.
