Etiopia, Amnesty denuncia le violenze dei soldati eritrei

di claudia

Truppe eritree alleate del governo etiope hanno commesso atrocità nella regione settentrionale del Tigray, nonostante il cessate il fuoco. A denunciarlo è Amnesty International in un rapporto pubblicato ieri.

In Tigray si è combattuta una guerra civile durata due anni che ha provocato centinaia di migliaia di morti e si è conclusa solo a novembre 2022 con un accordo di un cessate il fuoco tra il governo etiope e il Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) sotto la mediazione dell’Unione africana. Dopo la firma, secondo Amnesty, non sarebbero però cessate le violenze. Lo staff di Amnesty International ha parlato con undici donne che hanno affermato di essere state violentate o ridotte in schiavitù sessuale. Inoltre, più di 40 donne hanno fornito resoconti simili a un’organizzazione locale della società civile. Il rapporto afferma che alcune sono state violentate in un campo militare gestito dalle forze eritree, altre nelle proprie case o in case occupate dalle forze.

Amnesty ha affermato di aver parlato anche con testimoni, sopravvissuti e familiari di almeno 20 civili giustiziati durante perquisizioni casa per casa da parte delle forze eritree. Un assistente sociale locale ha contato più di 100 esecuzioni extragiudiziali di civili, anche se Amnesty non è stata in grado di confermare la cifra in modo indipendente. 

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