Le forze armate dell’Etiopia sarebbero colpevoli di omicidi extragiudiziali, detenzioni di massa e torture. A lanciare l’accusa è Amnesty International in un rapporto che documenta i crimini che sarebbero stati commessi dai soldati nel corso del 2019 (anno in cui il premier etiope Abiy Ahmed è stato insignito del premio Nobel per la pace).
Amnesty afferma che l’esercito avrebbe giustiziato 39 persone nello Stato di Oromia. Tra le vittime ci sarebbero anche quattro membri della stessa famiglia. Le esecuzioni sarebbero state eseguite dai membri di un comando militare creato appositamente per combattere l’Esercito di liberazione di Oromo – un gruppo ribelle che opera nella regione.
Il rapporto punta il dito anche contro gli arresti di massa e i programmi di rieducazione per chi viene sospettato di sostenere il gruppo armato. Secondo Amnesty, le forze di sicurezza averebbero avuto un ruolo importante anche nelle violenza intercomunitaria nello Stato di Amhara. Si dice che almeno 130 persone siano state uccise nel gennaio 2019 in scontri tra le comunità amhara e oimant.