Malgrado la prolungata crisi del Tigray e il raffreddamento dei rapporti con la comunità internazionale, l’economia dell’Etiopia non arretra: notizie confortanti arrivano da uno dei comparti produttivi più importanti del Paese: il caffè.
L’Autorità etiope per il caffè e il tè ha reso noto di aver guadagnato 520 milioni di dollari dall’esportazione di 140.000 tonnellate di caffè nei primi cinque mesi di questo anno fiscale etiope.
Lo riferisce l’agenzia di stampa nazionale, Ena, citando il direttore generale dell’Autorità etiope per il caffè e il tè, Adugna Debela, il quale ha precisato che i dati segnano una crescita del 100% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“I dati di questo periodo sono più del doppio in volume e guadagno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno fiscale etiope”, ha detto Adugna. “È anche il valore più alto di sempre nelle nostre esportazioni”.
Il direttore generale ha attribuito la notevole performance principalmente alle attività in corso per dare impulso allo sviluppo e alla produzione di caffè di qualità.
La riforma della politica condotta ha decisamente accorciato la filiera della fornitura di caffè e ridotto significativamente gli sprechi di prodotto, ha aggiunto.
L’autorità ha pianificato di esportare 280 milioni di tonnellate di caffè di qualità e guadagnare oltre 1,2 miliardi di dollari in quest’anno fiscale.