Etiopia, controffensiva dell’esercito federale

di claudia
soldati etiopia

Le forze federali etiopi hanno annunciato di aver sottratto al controllo delle milizie tigrine altre sette aree nelle regioni di Afar e Amhara. Conquiste che fanno parte di una controffensiva organizzata e guidata dallo stesso premier Abiy Ahmed. In una dichiarazione ufficiale, l’ufficio del primo ministro Abiy Ahmed ha affermato che l’esercito avrebbe catturato, sul fronte Woreillu, le aree di Ajbar, Tenta e Dob, mentre le città di Majete, Chereti, Iriqe, Woledi, Albuko, Kemisse e la maggior parte di Qalu Woreda sarebbero state “liberate” sul fronte di Kemisse.

di Enrico Casale

I ribelli si rifiutano di aprire qualsiasi dialogo con il governo di Addis Abeba. In un discorso registrato, Debretsion Gebremichael, il presidente del Tplf, ha sostenuto che siccome Addis Abeba è determinata a combattere anche le milizie tigrine continueranno a combattere “per il bene del proprio popolo”. Debretsion Gebremichael ha affermato che Addis Abeba ha mobilitato risorse per sterminare la popolazione del Tigray, aggiungendo che c’erano possibilità che Addis Abeba utilizzi anche mercenari provenienti dall’estero e armi sempre più sofisticate. “Vicino alla sua fine, il nemico sta facendo di tutto per non essere sepolto – ha detto -. Questo è quello che stiamo vedendo ora. Il nemico sta usando armi provenienti dall’esterno per attaccarci”. E ha aggiunto: “La guerra è dura. Da parte nostra non l’abbiamo mai sottovalutata. Dobbiamo capire che il nemico sta facendo del suo meglio per non essere sconfitto. Il nemico sta mobilitando enormi risorse, compresa l’assistenza esterna, ma questo non cambierà mai il risultato”.

I successi raggiunti sul campo dalle forze federali etiopi avrebbero però creato spaccature all’interno del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf). I vertici politici e, in particolare il presidente Debretsion Gebremichael, sarebbero, secondo fonti interpellate dalla stampa sudanese, scontenti della strategia di difesa organizzata dai capi militari tigrini. Per questo motivo sarebbero in corso sostituzioni dei vertici militari soprattutto nei quadranti Afar e Amhara.

La guerra civile in Etiopia è entrata nel tredicesimo mese. Dopo le tensioni politiche tra il premier Abiy Ahmed e i leader del Tplf, i combattimenti sono scoppiati all’inizio di novembre dello scorso anno. La guerra, secondo il primo ministro etiope, avrebbe dovuto risolversi in poche settimane. In realtà si è prolungata per mesi. Dopo l’offensiva delle forze armate federali, in estate si è registrata una controffensiva tigrina che ha portato all’occupazione del Tigray e di alcune regioni contese nell’Afar e nell’Amhara. Da alcune settimane l’esercito federale ha ripreso l’iniziativa e ha riconquistato zone sotto il controllo delle milizie del Tplf. Ciò, secondo la stampa specializzata, anche grazie a nuovi armamenti arrivati dall’estero. Si parla di droni israeliani, turchi e di nuovi mezzi blindati.

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