La Grecia ha donato 1.346.400 dosi di vaccino contro il coronavirus all’Etiopia. Lo ha annunciato ieri mediante Twitter, il ministero degli Affari esteri greco. “La Grecia sostiene il popolo etiope nei suoi sforzi per combattere la pandemia di Covid-19”, ha scritto il ministero, aggiungendo che la donazione per un totale di 13 milioni di dosi è stata facilitata dall’agenzia Covax dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Queste nuove consegne si aggiungono a una precedente donazione da parte degli Stati membri dell’Unione europea di oltre 10,5 milioni di dosi di vaccino.
L’Etiopia, come molti altri Paesi africani, sta lottando per convincere la propria popolazione a vaccinarsi. Attualmente solo l’1,4% degli etiopi è completamente vaccinata.
Tra Grecia ed Etiopia esiste un rapporto antichissimo. Lo stesso nome Etiopia deriva dal greco antico Aithiopia che compare nei documenti classici in riferimento alle attuali regioni attorno al fiume Nilo superiore e a certe zone a sud del deserto del Sahara. Erodoto definisce l’Etiopia come la regione più lontana della “Libia”, dicendo: “Dove il sud declina verso il sole che tramonta si trova il Paese chiamato Etiopia, l’ultima terra abitata in quella direzione. Di grande abbondanza, abbondano elefanti enormi, con alberi selvatici di ogni genere ed ebano, e gli uomini sono più alti, più belli e più longevi che altrove”.
Nei secoli poi le relazioni tra le due nazioni si sono rafforzate nella comune fede cristiana ortodossa. Pur esistendo differenze teologiche tra la Chiesa ortodossa greca e quella etiope (che professa il monofisismo, cioè la sola natura divina di cristo), i legami sono molto forti.
