Etiopia-Eritrea – Asmara: «Uccisi 200 soldati etiopi»

di Enrico Casale
soldati etiopi

Le forze armate dell’Eritrea hanno rivendicato l’uccisione di oltre 200 militari etiopi e il ferimento di altri 300 negli scontri avvenuto domenica e lunedì scorsi al confine tra i due paesi. Lo ha annunciato oggi il governo di Asmara, che in un comunicato diffuso dal ministero dell’Informazione ha fatto sapere di aver “respinto” l’attacco sferrato dalle forze etiopi nella zona Tsorona, costringendo l’esercito di Addis Abeba a ritirarsi. Si tratta di una versione diametralmente contrastante con quella fornita nei giorni scorsi dal portavoce del governo etiope, Getachew Reda, che aveva parlato di “danni significativi” inferti all’esercito eritreo, aggiungendo che l’esercito etiope è riuscito a contrastare l’attacco e a “neutralizzare qualsiasi forma di minaccia proveniente dal confine eritreo”.

Lo stesso Reda ha poi alzato il tiro delle sue dichiarazioni arrivando ad affermare che l’Etiopia non esclude d’innescare una “guerra totale” contro il suo storico rivale se l’atteggiamento di quest’ultimo non cambierà. “Abbiamo la possibilità di condurre una guerra totale contro l’Eritrea, ma non vogliamo farlo”, ha detto il portavoce del governo etiope nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri ad Addis Abeba. “Un’eventuale guerra dipenderà dall’atteggiamento di Asmara. Spero che non ripeteranno l’errore di trascinarci in una guerra aperta”, ha aggiunto. Reda ha quindi ribadito che le truppe etiopi hanno deciso di rispondere ai “ripetuti” attacchi da parte dell’Eritrea.

Domenica scorsa il governo eritreo aveva accusato Addis Abeba di aver provocato gli scontri alla frontiera che hanno riguardato l’area di Tsorona, 100 chilometri a sud di Asmara. Gli abitanti del posto hanno dichiarato di avere udito spari e di avere visto numerosi militari dirigersi verso l’area di confine. “L’Etiopia ha condotto un attacco contro l’Eritrea nell’area di Tsorona. Gli obiettivi dell’operazione non sono ancora chiari”, ha reso noto in un comunicato l’esecutivo di Asmara, che ieri è tornato ad accusare il paese rivale. Addis Abeba “si è assicurata che l’attacco avesse il massimo impatto sull’integrità territoriale e sulla sovranità dell’Eritrea”, ha tuonato da Ginevra il ministro degli Esteri eritreo Osman Saleh, al quale ha prontamente replicato l’ambasciatore etiope Negash Kebret Botora, secondo cui le accuse di Asmara sono “senza fondamento”.
(17/06/2016 Fonte: Agenzia Nova)

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