«Solo il 20% delle migrazioni giovanili concerne il Medio Oriente e l’Europa. L’80% rimane all’interno dell’Africa. Così la grande migrazione dei giovani è in Africa», ha affermato il Cardinale Berhaneyesus Demerew Souraphiel, arcivescovo di Addis Abeba, a margine della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi.
Il Cardinale Souraphiel imputa «alla mancanza di governance» la causa che spinge i giovani africani a lasciare il proprio Paese. Da essa infatti derivano gli altri mali che affliggono diversi Stati del continente: «corruzione e conflitti, che sfociano a volte in guerre civili». E dove ci sono guerre, ricorda il Cardinale, c’è il commercio delle armi, «un grande business in Africa per i produttori europei, americani, cinesi e di alcuni Paesi in via di sviluppo».
Riguardo al Sinodo, il Cardinale Souraphiel ha sottolineato la necessità di rivolgersi a tutti i giovani del mondo, non solo a quelli dei Paesi sviluppati. «Perché in alcune aree, lasciatemelo dire francamente, per i ragazzi la questione fondamentale è la sopravvivenza. La prima cosa è la sopravvivenza prima di parlare di altre problematiche, come per esempio, l’era di Internet o la tecnologia moderna», ha concluso il Cardinale Souraphiel.