Ai bambini nati da rifugiati eritrei in Etiopia viene negato il certificato di nascita. Lo riferisce Bbc citando i famigliari. Secondo la medesima fonte, le autorità etiopi per i rifugiati hanno interrotto il servizio circa 18 mesi fa, durante la guerra in Tigray, terminata lo scorso novembre.
La regione settentrionale, che confina con l’Eritrea, ospitava diversi campi profughi e i rifugiati eritrei sono stati vittime di tutte le parti in causa nel conflitto. Molti sono fuggiti nella capitale, Addis Abeba, per proseguire con l’iter di rilascio dei visti per raggiungere i familiari che vivono all’estero. Ma la mancanza di documenti fondamentali per i nuovi nati ha fatto sì che le famiglie che si aspettavano di riunirsi rimanessero divise.
L’emittente britannica precisa che l’Ethiopian Refugee and Returnees Services (Rrs), l’agenzia che dovrebbe rilasciare i certificati di nascita, non ha risposto alle sue richieste di commento.
Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, più di 157.000 rifugiati eritrei si trovano in Etiopia, la maggior parte dei quali in fuga da persecuzioni politiche e dalla coscrizione forzata.