Nel 2020 in Etiopia si terranno elezioni «libere ed eque». Ad affermarlo è il premier Abiy Ahmed nelle consultazioni con i leader dei partiti dell’opposizione registrati in Etiopia. Nel suo discorso di apertura, secondo quanto riferito su Twitter dall’ufficio del primo ministro, Ahmed ha invitato tutti i partiti politici a lavorare per l’unità del Paese, «indipendentemente dalla loro ideologia e dalle loro differenze strategiche», e ha promesso lo svolgimento di elezioni «libere ed eque» nel 2020.
Al centro dei colloqui c’è stato in particolare il processo di democratizzazione in corso in Etiopia e le riforme elettorali necessarie per garantire che le prossime elezioni parlamentari del 2020 non siano in nessun modo «discutibili».
Nel luglio scorso il parlamento di Addis Abeba ha ratificato la decisione del governo di rimuovere i partiti in esilio dalla lista delle organizzazioni terroristiche. La decisione rientra nella serie di provvedimenti annunciati dal premier Abiy Ahmed per avviare il percorso di riforme nel paese, iniziato con il rilascio di migliaia di prigionieri politici, la distensione delle relazioni con l’Eritrea e la parziale liberalizzazione dell’economia etiope.