La Forza di supporto rapido del Sudan (Rsf) hanno accusato il Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) di combattere a fianco delle forze armate sudanesi. Lo riporta il sito Borkena secondo il quale, però, il governo del Tigray ha smentito qualsiasi coinvolgimento nella guerra sudanese. Getachew Reda, presidente dell’Amministrazione ad interim di Macallè, ha detto che le accuse dell’Rsf sono un tentativo di “internazionalizzare il conflitto” per ottenere sostegno internazionale.
“L’amministrazione provvisoria del Tigray nega con veemenza e condanna fermamente l’affermazione infondata fatta dalla Rsf secondo cui le forze del Tplf stanno combattendo a fianco delle forze armate sudanesi”, si legge nella dichiarazione del governo ad interim.
La dichiarazione prosegue sostenendo che il Tplf è un partito politico e non dispone di forze armate. “Il Tplf è un partito politico, non ha un braccio armato né comanda una milizia organizzata o qualche altra entità”. Anche se, in passato, Getachew Reda aveva affermato pubblicamente che il Tplf dispone di 270.000 forze armate.
Ci sono state segnalazioni, durante la guerra tra il Tplf e il governo di Abiy Ahmed, secondo cui le forze del Tplf coinvolte nel massacro di Maikadra erano fuggite in Sudan. Nel maggio 2021, la Forza di difesa etiope ha annunciato che c’erano forze armate del Tplf con sede in Sudan. Alcuni furono catturati mentre tentavano di entrare in Etiopia dalla zona di Humera.